che non ci siamo mai vantati della nostra sofferenza
non rinunciamo ad essa per non rinunciare alla coscienza
e i suicidi a tempo determinato aspettando che la crisi passi
chi fa da sé felo de se
stare al telefono con tua madre per tranquillizzarla mentre sorvoli l’ africa
l’ africa?!?!?!
sarai semplicemente dietro uno di questi monti
a dannarti per non avermi chiesto di rapirti
e chiedere come riscatto semplicemente qualche anno assieme
perché io chi sono io
un’ industria di parole che hai deciso di smantellare
tagliami il personale e anche qualcosa di più
che ormai abbiamo il cemento fresco deciso a solidificarsi appena sotto le nostre ginocchia
tanto vale rovinarcela assieme questa esistenza
farsi una ragione dell’ avere ragione
che siamo assurdi come certi film
in cui pensi quasi irritato
ma quanto è irreale questo film tutte a lui capitano
poi ci ripensi e capisci semplicemente che se non fosse stato cosi nemmeno l’ avrebbero fatto
il film
noi invece ci facciamo e basta
che forse non è il periodo migliore per scrivere guarda come sono contorto
che forse siamo troppo cerebrali
e gli aeroporti sono un deposito di lacrime
che i metal detector non smettevano di suonare per non lasciarti andare
poi solo un’ insegna poco luminosa comprensiva consolatoria ma soprattutto fedele
checkin chiusi per lutto
mi avvicino come si fa per vederci meglio quando vuoi vederci meglio nelle cose
checkin chiusi per lutto
ancora un altro po’ mentre già sto per piangere tutto l’ ultimo vino bevuto assieme
checkin chiusi per lutto
alle due di notte tutto solo l’ aeroporto di madrid mi sembrava fosse mio
poter cantare a squarciagola sui tappeti rullanti
non riesco a ricordare cosa
addormentarmi sulle valigie di un tedesco che per addormentarsi a sua volta contava
io invece per addormentarmi valutavo
valutavo se fossero più poliziotti i cani o cani i poliziotti
mentre una ragazza di chissà dove infila la mano nelle mutande del suo ragazzo
mi verrebbe da ingoiare la sigaretta
sarà l’ unica cosa che mi scalderà da qui in avanti maledetta frustrante invidia
nonostante oggi alla radio abbiano ridetto sole
si pensa che sarà senza alcun dubbio il luglio migliore
già da domani dunque
si ma dove ti appoggi se non ti accorgi che il domani è oggi?
già da domani inizierò a cercarti amore mio
per ammazzarti mio amore
ho già chiesto a tutti i vagabondi
sulle panchine delle città farò le amicizie migliori
le unghie sporcate dalla terra
il senso di appartenenza alla terra
che ti viene voglia di restare un altro po’
fotografie da imprimere sulla pelle d’ europa
devastata da buchi come shay e bruciature di sigarette come cani sconfitti
ma ora raccontami del tuo amore che ha il naso rotto
e io vincerò l’ appalto per ricostruirti
da qui a chilometri da qui
i falsi dritti in bilancio anche se andrebbero meglio alla gogna
che gli onesti si sono estinti coi dinosauri
mentre lo sperare di vederti uscire da fuochi d’ artificio inesplosi sa di terroristico
come lo sciopero delle zanzare che ci permettevano di dissanguarci meglio io e te e basta
come i gerani rubati alle vecchie per insegnare loro che ce sempre tempo per ricominciare
come gli studenti ammazzati per strada ieri
tieni a mente tiananmen
come la paura che ti soffoca oggi
molto più del sangue che ti cola dalla bocca per l’ ultimo brindisi
ma è solo un attimo hai venti anni o poco più cara amica
e sei morta con gli occhi aperti facendo vergognare noi che viviamo con gli occhi chiusi
terrai a mente teheran
e non sapendo di preciso il tuo fuso orario ormai non dormo più aspettando
non sapendo che la vita è nebbia e non ce proprio un cazzo da fare
moriremo anche noi presto come i poveri
ti porterò presto a vedere giuseppepeveri
che siamo solo un refuso che sparirà alla seconda edizione
così al vento ne le foglie levi si perdea la sentenza di sibilla
che perdere te ha reso il dramma pancreatico un sollievo
oggi è il primo giorno d’ estate ma senza te è come fosse già finita o peggio mai arrivata
imprevisti
vai al ventuno di settembre senza passare dal mare.
1 commento:
Noi due
taglìati in due.
Linee dritte quasi parallele.
-Frammenti-
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