le case dei nostri genitori si allontanano
le rivediamo in certe vecchie fotografie e ci chiediamo quando è successo che hanno perso tanto colore
che non ci sono mai sembrate tanto vivaci
l’ invecchiamento per tutto e tutti è cosa tanto inevitabile quanto impercettibile
giornate in cui aspettiamo soltanto la fine
giornate in cui cerchiamo soltanto il fine
quello che ci vuole è un appartamento più grande per contenere tutto questo amore
due cuori obesi
e le mie guance come cuscini quando ti addormenti
dopo l’ inverno più lungo del secolo è giunta l’ ora di librarsi
superiamo gli ottomila metri di quota in volo per raggiungere il sereno
per raggiungerci
sereni
ogni tanto si può anche dire che stiamo bene
ogni tanto si può anche scrivere che stiamo bene
senza vergognarci degli esami sanguigni
diabete nei sentimenti
essere troppo stupidi per tutte le volte che siamo stati troppo scontenti
come quando fuori piove e le nostre migrazioni infinite non superano i cinquanta centimetri
i motori immobili
per portarti nella capitale tu che sei il mio capitale
e il reale così nudo da abbracciare
incomprensibile quanto i fiorai di roma che la notte non chiudono mai
così la mattina ci troviamo ad addomesticare caffettiere
i segreti delle nonne per un gusto migliore che non scopriremo mai
la fortuna è solo il residuo dell’ intento
ma è già stato inventato tutto e noi dobbiamo davvero fare una fatica disumana per stupirci
ascoltando carmelo bene
lavoreremo senza un capo per essere un capolavoro
come la bellezza contro le mafie
dopo stragi come quelle di capaci e d’ amelio trovatecene altri capaci di meglio
qualcuno aiuti noi che siamo gli scarti
ci costringeranno a credere nel passato
oggi che siamo solo gioventù precotta
quella bruciata la piangiamo
intendo gli invisibili nati nella seconda metà degli anni cinquanta
tondelli pazienza rockstar finite prima definendo un’ iperbole
a noi non resta altro che linkarci i beatles di revolver
si dice che paul mc cartney sia morto già nel sessantasei quindi sostituito da un sosia ex poliziotto
a tutto questo ci crediamo
l’ unico che finge di essere vivo quando tutti vogliono spacciarsi per morti
un controsenso come noi
che ti stuferai di stare così bene con me troppo bene con me e mi abbandonerai un giorno
perché ti mancherà quel soffrire un po’ nella costante malinconia di un cielo variabile
allora ti lascerò tutte le settimane per tenerti sempre con me.
3 commenti:
ei tu, bravo.
DIO. tu mi emozioni.ma chi diavolo sei, da quale pianetati hanno importato?
nano nano!
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