sarà il tuo mal di testa
sarai il mio mal di testa
sarà che era un anno che non ci si faceva stesi a letto
sarà che era
tu dormi la notte corre e perde i punti della patente
finchè ce tabacco ce speranza
per me che sono genio e sgretolatezza
parcheggio le mie ansie in periferia
e ieri sera ti porterò al cineforum ad annoiarci
quanto è facile darsi un tono
come le nostre foto che torneranno da parigi con la erre moscia
che siamo senza macchina fino a settembre
che sono senza te fino a settembre
toccherà riprendere a pedalare sulla mia vecchia bici
quanto è facile fare il pirata in discesa
sbucciarsi le ginocchia per riappropriarsi di qualche anno perso
alimentare il proprio vittimismo con il mercuriocromo
quasi quasi parto per il militare con tante scuse per il ritardo
io che avrei giocato a risiko con te per poterti conquistare
tu come zecca succhia tutto quello che pompano aorta e arteria
con quel poco che è rimasto brindiamo agli arrivederci
e le trasfusioni estive di serenità
che per salvarmi ho chiesto consigli alle persone sbagliate
che quelle giuste mica le conosco
sennò col cazzo che divideremmo ancora lo spazzolino
io che avrei giocato anche a monopoli con te per poterci comprare casa
ora andiamo al mare a pescare scarpe vecchie
ho portato il costume ma ho dimenticato a casa il fisico
forse ti sei svegliata
mi scrivi che fai entrare la primavera dalla finestra e sistemi vestiti
mentre mina si destreggia tra i solchi di un vecchio vinile lanciato a mille sul giradischi di tuo padre
e a noi i congiuntivi fanno piangere
che sul ponte ci superavano anche le biciclette
ci vuole più zen
è un’ italia di voglie vetuste e donne vivaci
candidiamo unabomber in parlamento
per fare piazza di montecitorio pulita
per quel giorno invecchieranno anche i colori
e noi ci guarderemo sfumare
proprio così
come le canzoni di una volta.
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