UNA FORMA DI RESISTENZA COME TANTE ALTRE

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giovedì 4 giugno 2009

aspettative in riserva

sarà il tuo mal di testa

sarai il mio mal di testa

sarà che era un anno che non ci si faceva stesi a letto

sarà che era

tu dormi la notte corre e perde i punti della patente

finchè ce tabacco ce speranza

per me che sono genio e sgretolatezza

parcheggio le mie ansie in periferia

e ieri sera ti porterò al cineforum ad annoiarci

quanto è facile darsi un tono

come le nostre foto che torneranno da parigi con la erre moscia

che siamo senza macchina fino a settembre

che sono senza te fino a settembre

toccherà riprendere a pedalare sulla mia vecchia bici

quanto è facile fare il pirata in discesa

sbucciarsi le ginocchia per riappropriarsi di qualche anno perso

alimentare il proprio vittimismo con il mercuriocromo

quasi quasi parto per il militare con tante scuse per il ritardo

io che avrei giocato a risiko con te per poterti conquistare

tu come zecca succhia tutto quello che pompano aorta e arteria

con quel poco che è rimasto brindiamo agli arrivederci

e le trasfusioni estive di serenità

che per salvarmi ho chiesto consigli alle persone sbagliate

che quelle giuste mica le conosco

sennò col cazzo che divideremmo ancora lo spazzolino

io che avrei giocato anche a monopoli con te per poterci comprare casa

ora andiamo al mare a pescare scarpe vecchie

ho portato il costume ma ho dimenticato a casa il fisico

forse ti sei svegliata

mi scrivi che fai entrare la primavera dalla finestra e sistemi vestiti

mentre mina si destreggia tra i solchi di un vecchio vinile lanciato a mille sul giradischi di tuo padre

e a noi i congiuntivi fanno piangere

che sul ponte ci superavano anche le biciclette

ci vuole più zen

è un’ italia di voglie vetuste e donne vivaci

candidiamo unabomber in parlamento

per fare piazza di montecitorio pulita

per quel giorno invecchieranno anche i colori

e noi ci guarderemo sfumare

proprio così

come le canzoni di una volta.


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