UNA FORMA DI RESISTENZA COME TANTE ALTRE

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lunedì 23 marzo 2009

per non lavorare

cosi ad un certo punto ci troviamo ad essere dei buchi neri

radere al suolo i nostri orizzonti

soli tanto quanto voraci

e il mio unico desiderio è di navigare sui tuoi canali prosciugati

quando tornerò da te lo comunicherò urlandotelo a reti unificate

oggi che ci sono rimasti solo i titoli di coda

che sembro un morto in casa ma fortunatamente ho un esercito di marchigiani alla porta

ognuno ha il vasco che si merita ti dico

ti auguro ogni tipo di malattia mi dici

progressi mi viene da pensare

talmente tanti che sembriamo il ponte sullo stretto

che non ci finiranno mai

che non ci avvicineremo mai

siamo sicilia e calabria

e se non ci ammazza scilla lo farà cariddi

marci come la neve che si scioglie ai bordi dei marciapiedi

questa città ci affonderà sotto i piedi

ma noi non ci saremo

cara laguna bella senz’ anima

che ci sembra di stare al luna park di pechino

prendiamocela con i lassi di tempo insidiosi come i giardini pubblici

credo in una sola prova del dna onnipotente

siamo la coppia piu bella del mondo

o forse abbiamo soltanto dei gusti di merda

tutti i giorni sparisce qualcuno
ogni volta che uno esce da una stanza

affidandoci ai retaggi moriremo prima della speranza

così per sopravvivere ci faremo arrestare per qualche orrendo crimine

quando scopriranno che quella sera stavamo al cineforum a vedere antonioni ci scagioneranno coprendoci di soldi

per non lavorare mai piu

molto piu facile di quello che ti promettono in tv

ma tu non ci sarai.


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