UNA FORMA DI RESISTENZA COME TANTE ALTRE

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martedì 12 maggio 2009

circa i sentimenti e i mezzi di trasporto

così da questa piazza non ce ne andremo mai

arriveranno di blu vestiti a sfollare i nostri fegati in rivolta

ci siamo sempre in sette otto a sbevazzare e dir cazzate

e dare calcinculo al tempo

che c’ ha proprio bisogno di essere così strapazzato

per avanzare con un tantino appena di brio

guardati attorno siamo ancora troppo lontani da lampedusa

emozioni sottocoperta speranze sferzate dal vento

per questa estate ci faremo bastare l’ acqua salata

vestiamoci di nero per assorbire più calore

i bambini osservono anche quello che non c’ è

noi non ripeteremo gli errori dei nostri genitori

per dio ne inventeremo di peggiori

tra le nostre passeggiate neorealistiche

quattro passi fra le nuvole

e il giro del mondo in cassa integrazione

che forse è il titolo di un libro

che sicuramente non ci sono più i pirati di una volta

oggi è un mondo di divieti

ci accorgiamo che esistono ancora le tessere delle biblioteche

la polvere la forfora e le attese

saccheggiamo il sapere ch’ è l’ unica cosa gratuita che ci resta

fronteggiamo lotta comunista sullo stipite della porta

che i testimoni di geova non suonano più

siamo tutti dei supereroi senza poteri io un po’ di più

tu insegnami a vivere prima che ti uccida

nei colpi che la vita ci riserva c’ è l’ intensità sconosciuta del piacere degli amanti

chissà se questa la capisci

quindi guidiamo senza fermarci fino al prossimo oceano a bordo di depressi ammortizzatori sociali

mattone sul pedale dell’ acceleratore e poi giù

trovarsi ad avere paura degli aerei che non sarò io a prendere

ora che abbiamo esaurito tutte le torri di controllo

facciamo che ci si saluta senza voltarci indietro a guardare mai

tanto a voltarmi già lo so che sarò io

giù al bar mi danno dieci a uno stronzi

provate voi a non capirci più un cazzo proprio adesso che il sole si fa caldo

non serve essere uno struzzo per mettere la testa sotto la sabbia

non serve stare a napoli per vedere marcire i proprio errori sotto casa

qui l’ ansia odora di un rigurgitato capodanno

e puoi solo aspettare che passi

il camion dei rifiuti ci porterà via che ancora dormiremo

capire quanto si sta male dalla quantità di cose scadute in frigo

stare a letto per tre mesi

e le piaghe da decubito sul cuore

ne vuoi un morso?

bisogna avere un po’ di fiducia sai nella gente

ieri avevo solo felicità tagliata male da offrirti

domani barriere antirumore sulle nostre superstrade

per schiantarci senza farci sentire

che nessuno se ne accorga

oggi ho messo la giacca dell’ anno scorso che così mi riconosco

e mi sputo addosso.


5 commenti:

Lil' Jim Wilson ha detto...

Grazie mille del commento e del supporto!

& complimentoni per 'sto blog,
Ti terrò sott'occhio!

Ciao.

E. ha detto...

condensiamo tutto contro il vetro.

Roberta Durante ha detto...

Ciao, mi hanno suggerito di leggerti.
Forse perchè parli come me.
Studi l'architettura, è così?

Se mi rispondi mi piace.
Ciao, Roberta

NON ABBIAMO ABBASTANZA SOGNI PER ARRIVARE A FINE MESE ha detto...

Roberta ti rispondo volentieri ma soltanto qui perchè non mi è possibile accedere al tuo profilo a quanto mi dice blogger.

Si studio architettura.

Quale sconsiderato ti ha consigliato di leggermi?

Ciao.

Roberta Durante ha detto...

forse perchè non ho un profilo,
o almeno non ho un profilo col naso in su.
Insomma stavo scrivendo delle cose al computer e s'è intromesso questo Serge che mi ha detto di aver conosciuto quest'altro "distributoreautomatico" che gli ricordava ciò che stava leggendo sul mio monitor.
Poi io sono curiosa e ti ho cercato.

se vuoi sono tiramibu su skype o robertadurante@gmail.com

Ciao, nonsocometichiami

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