UNA FORMA DI RESISTENZA COME TANTE ALTRE

Visualizzazioni totali

lunedì 27 aprile 2009

sarà primavera inoltrata

penso che un uomo con dei capelli tanto imbizzarriti non l’ ho mai visto

che neanche enrico ghezzi

mentre un orribile odore di letame mi trapana le narici

cullato dai colpi di reni di un vagone in amore con le rotaie

tra ritardi e poligamia

viaggio ad alta velocità per riuscire a portarti fuori per colazione

che tanto i compagni di merenda sono tutti morti

i paesaggi industriali sfatti questa notte hanno parcheggiato là fuori nei nostri giardini

è sabato sera anche per loro

oggi andiamo a dire messa in tutti i capannoni chiusi per ferie che riesco a vedere da questo finestrino

e le confessioni al depuratore provinciale

lasciamoci un segno di pace

poi le domeniche mattina buttate

azzardate in cave recintate che sono delle orecchie di pietra

scopiamo qui che non ci vede nessuno ma ci sentono tutti

che tanto poi tu te ne andrai in uno dei ventisette stati dell’ unione europea

forse qualcuno di più

e i millecentoottantuno passi che ci separano ora diventeranno miliardi

diventeranno milioni di metrò centinaia di stazioni ferroviarie decine di scali aerei

un solo viaggio solo andata grazie

io sempre a casa

e a me non resteranno che fogli interi di fototessere tutte uguali

che le facciamo in cucina con le abat-jour di camera mia

per non confonderti

per non invecchiare mai

come quando loro stavano in viaggio e il mondo fuori si arrestava

io sempre e comunque a casa

lampadine fulminate e pavimenti da cambiare

che mi giocherò tutte le ferie di un lavoro che non avrò per venirti a trovare

sarò quello a cavallo di una carriola carica di raggi di sole

sarò quello con le nubi dentro ben nascoste

che mi scambieranno per tuo fratello

che perderò quella poca sicurezza che mi rimane in qualcosa che non mi ha mai avuto

che finirò per farmi come nel sessantasei in montagnola

e in attesa di nuove pandemie farewell stronza di una gitana

rimarranno zanzare e cuscini sudati come segni tangibili della nostra esistenza

previsti esaurimenti su tutti i versanti

per noi che saremo pannelli solari in tre mesi di piogge

certo le circostanze non sono favorevoli e quando mai?

così incendierò tutte le camere oscure in cui ti ho portata a vivere

scioglierò ogni orologio al sole come pentiti in acido

in modo che tu sia il mio ventuno di giugno tutti i giorni dell’ anno

nel frattempo due cappuccini e due brioches

quelle più bruciate come piacciono a te

paghi tu.


Nessun commento:

Post più popolari