ti ricordi di quelle estati in spiaggia
costruire case popolari di sabbia
nei tuoi occhi il mare nei miei occhi tu
e il mio cuore che è la residenza per le vacanze dei tuoi genitori
appena abitabile
corrimi per i corridoi più stretti graffiami le pareti
ti prego lascia tutto in disordine
è il caos a dispensare sorprese
non chiudermi la porta mai quando te ne vai
voglio il tuo nome sopra il mio torcicollo
ora che le nostre foto se ne vanno assieme a parigi
noi si resta qui
e certi odori che tu chiami profumi mi sconvolgono la primavera
più di sei libri ventuno canzoni quarantasette film
otto e mezzo compreso
certi nonni annusali sanno di uva pressata
che anche i bambini di chernobyl saranno cresciuti
camionisti anoressici per la foresta nera
e le vacanze per me sono solo quando guidi tu
la testa mi si fa leggera e inizio a credere tu sia una santa che guida male
portami ad ascoltare tutte le frequenze radio di italia
oggi che internet fa provincia
che sono due anni che mi taglio i capelli da solo e tu me li accarezzi
sposiamoci al casello di bergamo che hanno detto ci vengono pure da roma
e la luna di miele nelle nuove aree di sosta dell’ autostrada milano venezia
un giorno prima di salutarsi
e tornerò a riprenderti con l’ accalappiacani
per adottarti e permettermi il lusso di non comprarti un guinzaglio
sapersi accontentare
perché ci sono tante realtà diverse che a volerle abbracciare tutte si piomba nel buio
e poi voglio vedere te.
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