UNA FORMA DI RESISTENZA COME TANTE ALTRE

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venerdì 29 maggio 2009

storiella felice senza conclusione

ti ricordi di quelle estati in spiaggia

costruire case popolari di sabbia

nei tuoi occhi il mare nei miei occhi tu

e il mio cuore che è la residenza per le vacanze dei tuoi genitori

appena abitabile

corrimi per i corridoi più stretti graffiami le pareti

ti prego lascia tutto in disordine

è il caos a dispensare sorprese

non chiudermi la porta mai quando te ne vai

voglio il tuo nome sopra il mio torcicollo

ora che le nostre foto se ne vanno assieme a parigi

noi si resta qui

e certi odori che tu chiami profumi mi sconvolgono la primavera

più di sei libri ventuno canzoni quarantasette film

otto e mezzo compreso

certi nonni annusali sanno di uva pressata

che anche i bambini di chernobyl saranno cresciuti

camionisti anoressici per la foresta nera

e le vacanze per me sono solo quando guidi tu

la testa mi si fa leggera e inizio a credere tu sia una santa che guida male

portami ad ascoltare tutte le frequenze radio di italia

oggi che internet fa provincia

che sono due anni che mi taglio i capelli da solo e tu me li accarezzi

sposiamoci al casello di bergamo che hanno detto ci vengono pure da roma

e la luna di miele nelle nuove aree di sosta dell’ autostrada milano venezia

un giorno prima di salutarsi

e tornerò a riprenderti con l’ accalappiacani

per adottarti e permettermi il lusso di non comprarti un guinzaglio

sapersi accontentare

perché ci sono tante realtà diverse che a volerle abbracciare tutte si piomba nel buio

e poi voglio vedere te.


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