potevamo trovare lavori che non ci avrebbero permesso una casa
oppure potevamo trovare lavori che ci avrebbero permesso una casa
ma non il tempo sufficiente per tornarci la sera
così non abbiamo mai iniziato
resteremo aggrappati alle nostre giornate che sono ostacoli troppo ravvicinati
ancora una volta il paradiso è sempre per gli altri
ancora una volta abbiamo fatto tardi a forza di sbagli
la mattina mi svegli che sei già vestita come i supereroi
un bacio sulla fronte e il tempo di vedere solo le tue spalle che sono fazzoletti per tutti
i mie viaggi nei bagagliai per riabbracciarti
e a nostra difesa gli amici del triangolo lennè più forti di ogni muro
che ai suoi piedi si spara senza limiti di età
da zero a novantanove anni
ma i morti possono protestare se qualcuno li ricorda
mi hanno detto che il crollo è partito da danzica
gli operai di solidarnosc protestano contro la dittatura del proletariato
ho visto anche gli zingari felici
invece noi?
noi siamo i vinti
noi siamo i vinti
noi siamo i vinti
confusi come i discorsi tra tossici che si vendono tutto l’ oro che hanno addosso denti compresi
incredibili come cerchi nell’ acqua che non sanno nuotare
facciamo che mi troverai come tu mi vuoi
in questi pomeriggi ad accomodare la tua frangia estemista guardando un film di margarethe von trotta
siamo cinema deserti noi
che per rilassarci la domenica andiamo a fotografare quel che resta dei mercati generali
prima di nasconderci a scopare tra i tir che santificano le feste
e venirti così dentro da venirti in mente
per le nostre guerre intestine
fatte di ecchimosi sui cuori dei nostri giorni migliori
operarci a cielo aperto
con i manuali per la fabbricazione di bombe molotov editi feltrinelli
mettere in discussione soprattutto le nostre certezze
interrogarci su un millenovecentottantaquattro terribilmente attuale
abbiamo avuto il piombo il fango ed ogni giorno la dosa quotidiana di merda che ci cade addosso
che in questi ultimi trent’ anni non c’ è stato raccontato nulla degli spari in città
per questo coviamo in grembo figli di curiosità che hanno come madre la passione per la realtà
ci legheranno i polsi
ci chiederanno cosa ci troviamo in certi edifici orrendi come l’ inverno caldo
non lo vedono il loro fascino silenzioso amica mia
che se fossi più bella non mi piaceresti
che rimbocchiamo le coperte alla luna per restare a toccarci in solitudine come gaber
e invece ci sono notti che non accadono mai
così ci elenchiamo tutti i nostri più orrendi difetti prima di baciarci
per evitare di rinfacciarci un giorno il fatto che saremo cambiati
m' importa 'na sega
poi mentre smetteva di piovere ci siamo presi per mano
occhi chiusi con ago e filo
e ci siamo fatti saltare in aria come a bologna
così è scoppiato il nostro amore
adesso che non ne è rimasto nemmeno un maledetto pezzo
vorrei farti vedere la mia vita.
4 commenti:
Anche io sono scoppiata. Avrei voluto anche io mostrare la mia vita e sbirciare dentro la sua. Adesso ho smesso di credere che ci siano forme comuni di pensiero e forme comuni di sentimento. Io credo che certi cuori siano malfunzionanti.
un bel pugno nello stomaco :)
sei di grande ispirazione, l'ho amato questo pezzo di diario.
chloè i cuori malfunzionanti sono ovunque e per far scoppiare due persone ne basta uno purtroppo.
giovanni totalmente onorato del tuo passaggio.scusa per il pugno^_^
serge altrettanto e già sai.
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