UNA FORMA DI RESISTENZA COME TANTE ALTRE

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sabato 18 luglio 2009

titolo approssimativo che parla di noi che ci piacciono cose che non piacciono a nessuno perché abbiamo un animo industriale tendente al grigio

bisogna lavorare bisogna scrivere bisogna pensare

ma non per un fine

quanto per sentirsi inseriti in una collettività

che abbraccia il primo e l’ ultimo uomo che apparirà sulla terra

il pensiero di tondelli che se lo dice lui ci crediamo

riposarsi in ogni pausa tra una lettera e l’ altra di questo periodo

e tu che mi dici che ora capisci

che è quello che sto facendo

molto bene

almeno nelle ultime due maniere non di certo nella prima

lavoro saltaci addosso e finiscici se proprio devi

che di portarti appresso tutta la vita non ne abbiamo proprio intenzione

e le nottate a sentirci male in internet

schiantarsi violentemente sul monitor per abbracciarci

con gli airbag sul cuore per attutire le delusioni

attutire le lesioni

i trapianti di chiavette usb per non perderci nulla

soprattutto i virus più affezionati

ricomporci le schiene a pezzi come l’ europa dell’ est

e i tuoi missili intelligenti che però non si applicano

dalle isole più remote

su tutte le altre puttane del continente che tentano di invadermi

e le testate nucleari sui nostri nasi arabi

rubare roulotte agli zingari per portarti in gita quattro giorni

farsi raggiungere farsi ammazzare che tanto è stato bello così

rischiare di non essere niente per provare ad essere tutto

stare delle ore ad osservare i nostri limiti

che ti spaventa credere che io non ne abbia

e tu mi dici che se ce qualcosa che non ti manca dell’ italia sono le ferrovie dello stato

e io mi chiedo quale stato?

lo stato è stato

non lo è più

forse lo sarà

e la mia camicia blu metalmeccanico per venire ad aggiustarti

che le case ristrutturate ci sono solo in italia

che hanno la dignità di cinquantenni col debole della plastica

altrove si abbatte per ricostruire

come noi due ma in due città diverse

magari mi piovesse addosso

che hai ragione tu noi non abbiamo senso

e non andremo mai al cinema assieme

perché siamo irrimediabilmente dipendenti dalla nicotina e senza duriamo metà di una metà di un tempo

io e te possibili più che probabili

rubare le mie frasi migliori al centro salute mentale

con le sostanze nelle tasche per rovinarci

chimica chimica chimica

chi mi capisce?

è tutto così difficile come starnutire al volante

e guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere se poi è tanto difficile

guidare come un pazzo a fari spenti nella notte

gli interpeti della musica italiana meramente esecutori dovrebbero morire tutti

che sono i più

e anche tu

il modo in cui me lo dici sa di avanguardia

cosi

il cuore rallenta la testa cammina in quel pozzo di piscio e cemento
a quel campo strappato dal vento a forza di essere vento

svanendo.


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