trovare gatti dappertutto
trovare persino gatti dentro altri gatti
che non ti puoi più sedere da nessuna parte
le allergie che bloccano il respiro diretto verso casa
e i tamponamenti a catena in galleria
mi dici che a tenerife tutti ballano tutti cantano
anche la stessa canzone per ore
là la salsedine piano piano si mangia le carrozzerie
che conviene comprare macchine piu vecchie possibili
questo è un paese per vecchi
potrei trovarmi molto bene deduco
che l’ anno prossimo a quest’ ora non vorresti proprio essere a venezia
e rido
perché tu non sei nemmeno quest’ anno a venezia
io invece sia questo che soprattutto il prossimo se continuo così
e i neonati piangono sulle terrazze comprensive sotto casa tua
in balìa di un’ onta subita da barbari
noi siamo l’ onta delle nostre famiglie cotte a fuoco lento
in balìa di onde subite da anni
lontani come boe destinate a non incontrarsi mai
forse affondando contemporaneamente ci troveremo alla deriva a braccetto
per non riemergere mai
che stiamo bene sul fondo noi
con le migliori intenzioni soffocate da acque poco dolci per non dire stronze
che non eravamo capaci di lasciarci stare
così non ci siamo accorti che il sole ci sorgeva alle spalle
il giorno del compleanno di nanni moretti
mentre tutti ci chiedevano se avevamo sostanze di cui non conoscevamo nemmeno il nome
mentre tutti smandibolavamo
mentre qualcuno ci moriva qui tra le braccia di una delle tante incoscienti spiagge dell’ adriatico
e noi coi falò per mandarci in cenere
per ritornare a vivere
e chissà che ora sarà sulla luna adesso
il bagnasciuga su cui mi hai rincorso che al buio potevamo credere di essere ai caraibi
se non fosse stato per i vetri sui cuori
nascondersi nei cantieri dei castelli di sabbia
a scopare
che a chiare lettere su spiagge pavimentate potremmo scrivere
a fare l’ amore
vita natural durante
che alle cinque di mattina con un frigo bar nello stomaco e l afghanistan nei polmoni eri bella per davvero
dio se eri bella bastarda
dio se eri bella
dio se eri
e il mio rifiuto verso la punteggiatura
che il tuo neo è un punto da dove può iniziare un periodo migliore
e il tuo uso della punteggiatura ottimo
che per quello che scrivi ti sposerei
magari a las vegas
che non hai scritto ancora abbastanza per meritarti un per sempre
il vederci del buono nel non stare mai insieme
ad esempio il non doversi lasciare mai
e restare deformati per i troppi sorrisi
con il tuo corpo che sveglierebbe perfino un membro del parlamento
e manuelagnelli dentro marylin non la fa mai in concerto
che a centometri dal palco si sono quasi affogati i nostri capelli
panchine fradice e gambe malconce
ci facevamo bastare la birra più depressa del veneto
ci facevamo ma chi se lo ricorda
poi solo un istinto prorompente e altruista
ascoltare a squarciagola
molto difficile per dei soggetti borderline come noi
che senza essere eccessivo definirei eccessivi
e poi la varietà del friuli che ho scoperto pronunciarsi con l’ accento sulla u friùli
che bene
il treno ferma a sacìle
la mente percorre la lunga strada di terra
fino a pasolini le scuole elementari e le prime poesie già raffinatissime
sentirsi forti come john henry
eppure ci aprivano anche le lattine per quanto ci vedevano deboli
che ci rimanevano soltanto le consolazioni della filosofia
che forse avremmo dovuto finire l’ università per prendercela nel culo qualche volta di meno
e il problema non è tanto il partire assieme
quanto il tornare separati
allora
non torneremo mai
compila questo modulo e metti una firma qui
proprio qui
dove ce scritto mia per sempre
che dopo qualche anno ci urleremo cose tipo
ti prego non lasciarmi
i debiti
che una volta quando mi vedevi mi chiamavi amore
adesso quando mi vedi chiami gli sbirri
e tutti quelli che se crepano se ne accorgono solo i colleghi sul lavoro
e a un dio fatti il culo tu non credere mai
che ci violentavamo in camera mia per tutto il mese di luglio con requiem in loop come sottofondo
ma senza denunciarci
che la scrivania non la si usava per studiare proprio no
questo è il mio corpo offerto in sacrificio per te
scoppiare ma certamente non di salute
e il marchese del grillo non l’ avevamo visto per niente quella sera
ve lo meritate alberto sordi
ve lo meritate
l’ essere onesti solo con le persone di cui non ti importa nulla
mentire solo alle persone che per te sarebbero disposte a mentire
sempre
so cosa non voglio fare da grande
capezzone
che poi quando ti passa la rabbia queste cose non le pensi mica
agnelli travestiti da bestie che ci fanno solo tenerezza ormai
guardarli affogare nel proprio piscio
che ci hanno costretti ad essere figli dei fiori
del male
smanie da poeti malridotti maleodoranti
e se lasciandoci la pelle la lascerai a me allora puoi pure lasciarla
che saprò gioire del tuo profumo su di me per sempre
amen.
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