mentre i cantieri estivi stravolgono i centri città
i nostri litigi dissestano le nostre giornate
e le infinite bassezze
che non cresceranno mai
se non in peggio
parte fondante di questa gioventù smorzata
con la convinzione che fondamentalmente il mondo finisce tutti i giorni
per qualcuno
qualche volta troppo presto
qualche volta troppo
che ridiamo a rotta di collo pensando che ci poteva andare peggio
ad esempio potevamo stare assieme felici e incoscienti tutta la vita
assolutamente molto peggio
e a un dio a lieto fine non credere mai
che avevamo tutte le carte in regola perché andasse male
invece impegnandoci anche poco siamo riusciti a farla andare malissimo
coi tumori sulla rampa di lancio
alla conquista di qualche organo vitale
senza bandiere da piantare
e se ti tagliassero a pezzetti
non sai che sollievo
che ci siamo tirati addosso bottiglie di vita intere
e altri infiniti pezzi di casa
la tua gonna da ingoiare e la mia manica
di problemi
che mi dici che sono cambiato e che ti ho fregata
io ti dico che non vendo quello che sono ma quello che faccio
e le overdose di camomilla per tranquillizzarti che ti agitavi ancora di più
gli errori migliori nascosti sotto la sabbia
cartine al tornasole di un rapporto ormai finito
andiamo a vedere la più vicina catena di smontaggio
per sostituirci
per vederti arrivare finalmente
nuova
che sulla statale per il mare ci siamo fermati a pisciarci addosso
per marcare i nostri territori troppo polverosi
che siamo un universo di propensioni che tende all’ infinito
finchè non ci adotterà una famiglia di platani
per fermarci
ci fecero l’ esame dell’ alito e delle urine
per ingabbiarci
ci spiegò il meccanismo un poeta deluso
che chiederei l’ ergastolo se ci lasciassero nella stessa cella
con uno stuolo di talebani nel cuore per farci esplodere
e i riflessi condizionati davvero troppo
ti ho detto dammi quello che vuoi io quel che posso
un osso
e ci troviamo a salivare molto più dei i cani di pavlov
che mica lo sapevano loro
che l’ amore è uno stimolo
acquolina al cuore
e spostare il cartello deviazione proprio davanti ai miei piedi
poco prima di me
per non raggiungerci mai
e a un dio senza fiato non credere mai
e la violenza della tua evanescenza
i nostri processi cognitivi archiviati
che ci incroceremo in stazione in partenza per le nostre crociate strettamente personali
e le perquisizioni ai nostri cervelli migratori
che ci facevano i complimenti anche i binari dei treni
per quanto riuscivamo ad andare avanti dritti ciascuno per la propria strada
che da troppo lontano mi chiedevi perché
e io sapevo solo alzare le braccia
come quella volta in cui alla diga più grande del nord italia ci siamo messi agli estremi
urlarci addosso il bello e il brutto a cento metri di distanza con l acqua che scorreva a squarciagola
per perderci sia il bello che il brutto
per perderci sia il bello che il brutto
per perderci sia il bello che il brutto
vigliacchi noi come la birra analcolica dei discount
poi venirsi incontro sempre più vicini
per riuscire a capirsi
e ci siamo sentiti quasi intelligenti perché ci sembrava di avere trovato la chiave del conoscersi
ma non avevamo fatto i conti con le serrature ormai troppo introverse
e adesso a un dio non vedente credici eccome
che quando ero piccolo mi innamoravo di tutto correvo dietro ai cani
oggi mi innamoro solo di te e corro dietro al niente
poteva andarti decisamente molto meglio.