penso che un uomo con dei capelli tanto imbizzarriti non l’ ho mai visto
che neanche enrico ghezzi
mentre un orribile odore di letame mi trapana le narici
cullato dai colpi di reni di un vagone in amore con le rotaie
tra ritardi e poligamia
viaggio ad alta velocità per riuscire a portarti fuori per colazione
che tanto i compagni di merenda sono tutti morti
i paesaggi industriali sfatti questa notte hanno parcheggiato là fuori nei nostri giardini
è sabato sera anche per loro
oggi andiamo a dire messa in tutti i capannoni chiusi per ferie che riesco a vedere da questo finestrino
e le confessioni al depuratore provinciale
lasciamoci un segno di pace
poi le domeniche mattina buttate
azzardate in cave recintate che sono delle orecchie di pietra
scopiamo qui che non ci vede nessuno ma ci sentono tutti
che tanto poi tu te ne andrai in uno dei ventisette stati dell’ unione europea
forse qualcuno di più
e i millecentoottantuno passi che ci separano ora diventeranno miliardi
diventeranno milioni di metrò centinaia di stazioni ferroviarie decine di scali aerei
un solo viaggio solo andata grazie
io sempre a casa
e a me non resteranno che fogli interi di fototessere tutte uguali
che le facciamo in cucina con le abat-jour di camera mia
per non confonderti
per non invecchiare mai
come quando loro stavano in viaggio e il mondo fuori si arrestava
io sempre e comunque a casa
lampadine fulminate e pavimenti da cambiare
che mi giocherò tutte le ferie di un lavoro che non avrò per venirti a trovare
sarò quello a cavallo di una carriola carica di raggi di sole
sarò quello con le nubi dentro ben nascoste
che mi scambieranno per tuo fratello
che perderò quella poca sicurezza che mi rimane in qualcosa che non mi ha mai avuto
che finirò per farmi come nel sessantasei in montagnola
e in attesa di nuove pandemie farewell stronza di una gitana
rimarranno zanzare e cuscini sudati come segni tangibili della nostra esistenza
previsti esaurimenti su tutti i versanti
per noi che saremo pannelli solari in tre mesi di piogge
certo le circostanze non sono favorevoli e quando mai?
così incendierò tutte le camere oscure in cui ti ho portata a vivere
scioglierò ogni orologio al sole come pentiti in acido
in modo che tu sia il mio ventuno di giugno tutti i giorni dell’ anno
nel frattempo due cappuccini e due brioches
quelle più bruciate come piacciono a te
paghi tu.