UNA FORMA DI RESISTENZA COME TANTE ALTRE

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mercoledì 8 dicembre 2010

rivoluzioni natalizie

il tuo periodo crivellato di dubbi
tipo che non sai se ti mette più ansia chi tra i nostri amici il lavoro l' ha già trovato o chi ancora no
oppure se mi ami alla follia o se è una follia amarmi
io invece continuo a farmi scivolare addosso di tutto
che anche abbracciarmi è un impresa con me
l' unico contratto a tempo indeterminato che sono riuscito ad ottenere finora è quello con il ritardo
e il nostro futuro sono due corpi legati ai sedili di una macchina sul bordo di un precipizio
con il mattone pressato sul pedale del freno
così ti accompagno a prendere dei mezzi alternativi per andartene
ancora una volta
e solo adesso che sei lontana da una buona mezz’ ora mi accorgo che piove da tre giorni
è quel poco di cuore rimanente che si diverte a distrarmi

imprevedibili noi come la faglia di sant' andrea
comunque per natale ho deciso
ti regalo un vagone di trenitalia in fiamme
che lo desideri da tanto
se fai la brava anche un treno intero
lo guardiamo bruciare in giardino

con il caldo sarebbe tutto molto più semplice
prendere coscienza del nostro disobbedire
per andare oltre i nostri palazzi bombardati dalle imposizioni
e le mie emergenze
voce del verbo emergere
vedere quello che ancora non c' è
perché sta poco più sopra del pelo della percezione
solo in questo troviamo il senso del continuare a vivere
nonostante il peso del tempo finito.

2 commenti:

mypictureofyou ha detto...

"Come nuotare in un oceano congelato
Per sentire il cuore che ti esplode dentro il petto
Vivere per immaginare per percepire il solo senso che ha"

Giovanni ha detto...

il peso del tempo finito...

un saluto veloce,
Giovanni

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