UNA FORMA DI RESISTENZA COME TANTE ALTRE

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venerdì 15 ottobre 2010

l' amore ai tempi dei trasporti

quando mi scortavi in stazione
perché dovevo tornare nella mia città
prima che iniziasse un’ altra settimana da orfani
l’ attesa
l’ attenzione ai gradini
le persone ammassate una sopra l’ altra
le frenate brusche e le ripartenze ci tenevano legati a pezzi di acciaio freddi e rassicuranti
poi ci siamo presi
le mani
quelle libere ovvio
io stavo in piedi tu seduta
ci siamo guardati per qualche secondo
e così come quando si viene al mondo abbiamo iniziato a piangere
però di felicità
perché come quando si viene al mondo noi eravamo nel senso di esserci
la differenza tra libertà e soffocamento è qualcosa che si affronta successivamente
abbassavamo lo sguardo e lasciavamo scendere le lacrime
discreti perché voglio dire chi si mette a piangere in coppia su un mezzo di trasporto pubblico?
dio se eravamo belli
che di certo ci avrebbero perdonato anche il non avere un biglietto
il mio
tu non eri mai senza
pensavo fosse amore invece era un autobus
per questo sono qui su questo marciapiede aspettando che ripassi.

1 commento:

mypictureofyou ha detto...

La pioggia mi feriva
e non avevo più parole
ora è diventata neve
e cade morbida.

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