UNA FORMA DI RESISTENZA COME TANTE ALTRE

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mercoledì 25 febbraio 2009

la connessione dell' impressione

ti porto a fotografare il petrolchimico di marghera

a sputtanare i passanti dalla vetrina di una tavola calda scarsamente imbandita

che ci guardano da fuori come se fossimo una gloriosa rock band riunita

a sfidarci sui centodieci metri ostacoli che sono passaggi a livello

a farci venire l’ asma

a farci venire e basta

e tu che ti imbarazzi anche quando parli con tua madre

che sbagli nove volte strada per andare a mantova

e ci mettiamo un’ ora e mezzo anziché venti minuti

che ci aspettava un concerto

che ci aspettavano tutti

la pianura padana è un foglio di carta bianco

che sembra tutta uguale

i nostri imbrogli sono punkabbestia in stazione

che ti spillano soldi con la solita scusa del biglietto

vecchia come la costituzione

ti sento chiedere ormai tutti i giorni ce ne andiamo?

allora andiamo a vedere le migrazioni delle gru dai cantieri abbandonati

mai finiti come i nostri monolocali interiori

che ci dorme dentro chiunque

okkupare è un diritto

e i viaggi di nozze al toxic park di torino

finchè ricovero non ci separi

per annebbiare promesse e emozioni

io non ho sentimenti solo sensazioni

indossiamo maschere di bellezza per questo orrendo carnevale

che come ogni anno passeremo in casa

facciamo che tu ti vesti da delitto passionale io da violenza familiare

e le storie finite appellandosi al secondo principio della termodinamica

vigliaccheria scorciatoie vetri rotti

noi guardiamoci negli occhi

non ce piu il futuro di una volta

solo depressioni di febbraio

niente impressioni di settembre

niente piu niente per sempre.


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